A Bologna BuskerWolf è una celebrità, tranne per la municipale che lo multa scatenando l’ira dei fan
BOLOGNA – Sono tempi duri per gli artisti di strada; a fronte di amministrazioni comunali che ne agevolano la possibilità di esibizione, sempre più sono i casi in cui si trovano situazioni di vera e propria repressione di queste esperienze. Ultimo caso conclamato è stato quello che ha visto protagonista l’artista di strada Michele Lupo, in arte BuskerWolf, che nella serata del 31 ottobre è stato multato dalla polizia municipale perché stava suonando (allietando i tanti presenti) in piazza maggiore a Bologna. In particolare il ragazzo aveva cominciato a suonare con un amplificatore davanti a un monumento di pregio in anticipo di mezzora rispetto all’orario consentito (a partire dalle 22.00). Poco elastiche sono state le forze dell’ordine che hanno sequestrato gli strumenti e comminato una multa di 400 euro al giovane.
LA RISPOSTA DEI FAN – L’artista, che vanta una grossa schiera di fan su Facebook, si è sfogato sul social network: «”quattrocento” euro di multa, mi dite con che cuore si può fare una multa da 400 euro ad un’artista di strada?». Commovente la reazione dei fan che hanno lanciato una proposta: raccogliere i soldi necessari a pagare la multa per sostenere l’artista. In pochi giorni e con un grande battage mediatico (riuscendo a portare la proposta anche a giornali di tiratura nazionale) gli amanti di Michele hanno raccolto tutta la somma e rivendicato la libertà di espressione per il giovane che anzi è un artista riconosciuto, apprezzato e certamente non molesto per i passanti.
L’ARTE AI TEMPI DELLA CRISI – L’artista ha deciso di ringraziare con affetto e cuore i suoi fan tenendoli al corrente del progredire della campagna di raccolta che si era sviluppata e ringraziandoli in tutte le interviste rilasciate in questi giorni. In un mondo posticcio delle popstar irraggiungibili, viziate e milionarie esempi come questo di sostegno, amore e vicinanza diretta tra pubblico e musicista è certamente una salutare boccata d’ossigeno ed esempio di capacità di organizzazione da parte di chi non ci sta a sottomettersi ai governi della bruttura e della negazione del bello artistico di quest’Italia in crisi economica, morale e culturale.
[di Marco Coppola]