Musei in strada: 15 riproduzioni fotografiche di grandi opere d’arte colorano piazze e stazioni di Roma. Si registra già un atto vandalico
Piazze e stazioni romane diventano delle insolite gallerie d’arte grazie al progetto “Musei in strada”. L’iniziativa consiste nell’esposizione di 15 riproduzioni fotografiche delle rispettive opere d’arte originali custodite in alcuni musei di Roma Capitale come il Macro, il Museo di Roma, la Galleria d’Arte Moderna.
Le fotografie, esposte nelle piazze di Tor Bella Monaca, Trullo e Ottavia, sono riproduzioni su tela in scala 1:1 di opere d’arte di grandi artisti quali Carla Accardi, Giacomo Balla, Gavin Hamilton, Benedetta Cappa Marinetti e Amedeo Bocchi.
Con “Musei in strada” si dà colore alle piazze coinvolte senza ricorrere ad atti vandalici, quali l’incivile imbrattamento di muri, facciate di edifici, bensì alla cultura.
Il progetto vanta un interessante aspetto multimediale: grazie alla app “Musei in strada” (scaricabile da Google Play e da i-Tunes), si possono apprendere informazioni circa le opere e i loro autori, le spiegazioni vengono date non da esperti d’arte ma dalle persone legate ai quartieri nei quali sono esposte le riproduzioni.
L’altra novità tecnologica è caratterizzata dall’iniziativa “selfie per l’ingresso gratuito”: basta scattarsi un selfie con una delle riproduzione delle opere nelle piazze per poter entrare gratuitamente al museo che ospita l’originale.
Lo scopo primario di “Musei in strada” è quello di abbattere quella distanza – fisica o metaforica che sia – che spesso allontana le persone dai musei. Eppure, attirare l’attenzione anche di chi normalmente è meno appassionato d’arte può causare d’altro canto ‘effetti indesiderati’: un atto vandalico ha già danneggiato la riproduzione fotografica del dipinto di Benedetta Cappa Marinetti esposta in piazza Ottavia, l’opera incendiata è stata prontamente sostituita per permettere all’iniziativa di proseguire serenamente.
“Musei in strada” fa parte del progetto “Roma. Grande Formato”, con il quale si intende promuovere l’arte anche nei territori più degradati o periferici, promosso dall’assessorato capitolino alla cultura, dalla sovrintendenza e realizzato con Antenna International, gli assessorati alla cultura dei municipi VI, XI e XIV e Zètema Progetto Cultura.
[di Ambra Benvenuto]