I Free Men mescolano due arti: musica e teatro e, dedicando spazi a Pino Daniele e Massimo Troisi, offrono spettacoli suggestivi in cui lo stesso pubblico ne è parte integrante. Ecco un’intervista esclusiva al responsabile e i prossimi appuntamenti.
Manuel Severino è il responsabile della parte teatrale dei Free Men, una band di Altavilla Irpina aperta a suggestioni teatrali. Come spiega lo stesso Manuel,
«L’obiettivo è quello di unire in un unico spettacolo queste due componenti artistiche. Da una parte quella musicale, curata da Silvano Santacroce (tastiera e chitarra), Raffaele Mauriello (batteria e percussioni) e Davide Papa (voce), con un ampio spazio dedicato a Pino Daniele… E dall’altra quella narrativa-recitativa, curata da me, con un ampio spazio dedicato a Massimo Troisi».
Del progetto dei Free Men colpisce l’essere riusciti a riscuotere molto successo a pochi mesi dall’esordio, nei contesti più svariati – pub e locali che di solito accolgono altri tipi di band, con riscontri sempre positivi, come afferma lo stesso Manuel:
«Il riscontro del pubblico è stato estremamente positivo. Anzi, forse anche più di quanto ci saremmo aspettati all’inizio. Il pubblico del locale o del pub risponde e interagisce in modo molto attivo proprio grazie all’assenza di distanza, distanza che si può percepire invece in un teatro. Più volte ci siamo ritrovati in situazioni in cui il pubblico/clientela diventa parte attiva dello spettacolo, non solo cantando con i ragazzi, ma anche improvvisando veri e propri duetti comici con me. I locali ci accolgono quasi sempre con grande entusiasmo, proprio perché la nostra è un’idea originale che rompe gli schemi classici della semplice musica live o del cabaret. Quello di riuscire a entrare anche nelle programmazioni propriamente teatrali è un nostro obiettivo. Chiaramente lo spettacolo va riorganizzato e integrato; ci stiamo lavorando. Speriamo di partire in tal senso dopo l’estate».
La domanda, sorge spontanea, come mai un progetto così ben avviato non propone inediti? E che senso ha costruire un progetto su un materiale che non parte come proprio?
«Andiamo con ordine. Per quanto riguarda la parte musicale i brani non sono inediti ma non sono nemmeno fedeli cover. Mi spiego: quanto proponiamo sotto l’aspetto musicale non è sterile; la quasi totalità dei brani è stata arrangiata nel modo più originale possibile, proprio per non risultare dei semplici esecutori ma, nel nostro piccolo, modesti artisti. Proporre “Il Tempo di Morire” in chiave delta blues o “Je So Pazzo” con il tema del famoso brano “Green Onions” non rende inediti questi brani ma dà sicuramente un senso di originalità al nostro lavoro. Un lavoro magari criticabile, ma nostro…
Per quanto riguarda il discorso recitativo la faccenda è un po’ diversa. Essendo buona parte della scaletta dedicata a Troisi, proprio per non far perdere l’attore dietro l’imitatore, ci sono più pezzi scritti e interpretati da me, questi sì, assolutamente inediti. Una volta però mi è stato detto “Sono un grande fan di Troisi, ma ti ho apprezzato proprio perché l’hai fatto comunque a modo tuo, senza scopiazzare”.
Questo mi redime un minimo? [ride]. Inoltre ultimamente stiamo lavorando sulla fusione di brani musicali e recitati, per aumentare ulteriormente l’originalità del nostro lavoro».
Dunque, qual è la maggiore soddisfazione nel presentare questo tipo di spettacolo?
«La soddisfazione sta nella gente che ti ringrazia a spettacolo finito per la magnifica serata, quella che si commuove, il suono delle risate, degli applausi. La soddisfazione è creare l’empatia con il pubblico che ti permette di posare strumenti e zittire il cantante perché tanto la canzone la chiude la gente a cappella. La soddisfazione è nell’assaporare certe atmosfere che solo le esibizioni dal vivo ti possono regalare. Chi lavora live trova soddisfazione in chi gli sta di fronte, non in se stesso».
Le prossime date dei Free Men:
3 aprile: St. George – Nola (NA)
11 aprile: Fermento Lounge Bar – Bisaccia (AV)
24 aprile: Camelot – Atripalda (AV)
25 aprile: Chalet – Passo di Mirabella (AV)
17 aprile: Woodstock Risto-Pub – Corigliano Calabro (CS)
18 aprile: Etnico Pub – Sanza (SA)
[di Ambra Benvenuto]