È con il coinvolgimento dei sensi, vedendo, toccando, gustando, annusando, ascoltando… ‘sentendo’, che scopriamo l’oltre delle cose e quanto più si attivano più stanno vivendo l’arte.
“Un paesaggio, un oggetto, un’opera d’arte, se vissuti con pieno coinvolgimento sensoriale ed emotivo, danno vita ad emozioni forti che lasciano traccia nella galleria dei ricordi”, afferma Nico Caradonna, ideatore ed organizzatore del progetto ‘My Perception. L’arte nei cinque sensi’, curato dalla giornalista Stefania Ferrante e patrocinato dall’Accademia delle belle arti di Bari con il contributo della creatività degli studenti.
Quindici mesi, due luoghi: Bari e Modugno, cinque mostre ognuna edificata su uno dei cinque sensi, più una finale come ideale viaggio tra di essi.
Il percorso ‘percettivo’ è partito a giugno 2013 con la prima esposizione dedicata al senso della vista, hanno contribuito tre materiali, metallo, plastica, legno. Al senso del tatto è stata dedicata la seconda mostra, con materiali quali tessuto, pietra e argilla a cui dare forma e dai cui trarre sensazioni. Il gusto è stato il protagonista della terza esposizione artistica-degustativa, dipanata tra le origini del territorio pugliese, olio, vino, grano hanno lasciato percepire con il palato. Il prossimo marzo sarà la volta del quarto appuntamento, tutto da scoprire, quello con il senso dell’olfatto, mentre a giugno l’ultimo tassello, quello dell’udito, completerà i percorsi tematici e darà avvio all’excursus tra i cinque sensi, visitabile a settembre 2014.
My Perception, proponendo un’angolazione profonda di fruizione dell’arte, diventando essa stessa arte, ha oltretutto il merito di stimolare un’osservazione meno ‘epidermica’ di ciò che ci circonda ma più intimistica, basata sulle potenzialità percettive dell’individuo, affinché possano acutizzarsi e palesare gli spettacoli che solo la sensibilità della psiche sa ‘vedere’.