Dite De-It, la translation slam batte a Napoli
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
Dite rappresenta un imperdibile appuntamento per chi voglia mettersi in ascolto della contaminazione tra la musicalità della parola parlata e la gestualità della performance. Basata infatti sul format del Poetry Slam, Dite è una gara in cui la sfida è condotta dai partecipanti sul banco di traduzioni in italiano di testi di lingua tedesca, e non dunque sulla declamazione dei propri versi.
Si tratta di un progetto finanziato dal Goethe-Institut Neapel a cura di Daniela Coppola, mentre Rosa Coppola è l’assistente alla curatela. L’iniziativa Dite si svolge inoltre con la collaborazione di Caspar – Campania Slam Poetry Associazione Regionale. Dodici traduttori per dodici poeti/slammer saranno i protagonisti dei diversi appuntamenti che si svolgono tutti presso il Riot Studio di San Biagio dei Librai.
Tre diverse date animano Dite, nella convinzione che la processualità migliore per accogliere questo tipo di esperienza sia di tipo laboratoriale. Il tutto viene motivato a partire dalla consapevolezza che un atto creativo guidi la traduzione, ché molte soluzioni risolvono dunque lo stesso testo. Sono stati invitati come emcee la stessa Daniela Allocca (28 novembre) e Sergio Garau (6 dicembre), attuale presidente della LIPS (Lega Italiana Poetry Slam) mentre l’autore Dalibor Markovic, acclamato poeta/slammer/beatboxer di Francoforte sul Meno, si esibirà nel corso della serata conclusiva del 6 dicembre con una performance seguita dalle rispettive traduzione.
Si tratta di un importante esperimento culturale in grado di documentare le ibridazioni linguistiche a partire dal suono delle parole. Germania ed Italia entrano in contatto grazie a Dite, ricordando quanto l’osmosi culturale viaggi oltre i confini e le pratiche artistiche si irradiano con una certa viralità quando l’adesione del pubblico è sincera. Il pubblico della Slam poetry sembra infatti in aumento e il carattere urbano di questa performance artistica che crea un legame tra scrittura e recitazione con grande economia dei mezzi sembra entusiasmare il pubblico che la riconosce quale forma poetica finalmente popolare.
Il primo appuntamento è per il 7 novembre alle ore 19;30 presso il Riot Studio.
[Antonio Mastrogiacomo]