Una veloce rassegna delle mostre del 2019 a partire dall’arrivo di Canova
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
La città di Napoli attraversa un buon momento di forma nelle cose dell’arte: tutti i musei cittadini stanno adeguando non solo le proprie collezioni ma soprattutto la loro comunicazione alla presa del pubblico e si anima a più riprese un forte incentivo istituzionale nei confronti della vita culturale. Il 2018 è stato un anno intenso; il 2019 si presenta al pari stimolante.
Fino all’8 aprile 2019 si tiene presso il museo Madre di via Settembini una mostra dedicata al fotografo statunitense Robert Mapplethorpe dal suggestivo titolo Coreografia per una mostra, mentre continua carsicamente la proposta Per_formare una collezione a cura dello staff curatoriale del museo.
Da aprile a luglio 2019 il Museo e Real Bosco di Capodimonte ospita una temporanea dedicata a Caravaggio: una mostra pensata per approfondire il periodo napoletano di Caravaggio, quello più intenso della sua produzione artistica, per capire il contesto in cui ha lavorato, le sue frequentazioni, il successo di un artista amato e maledetto che a Napoli trovò il fermento giusto per produrre i suoi capolavori. Non solo Caravaggio: nelle intenzioni del direttore Sylvain Bellenger ci sarà ancora spazio per le storie ancora non scritte dei depositi fino all’incontro tra due luoghi mitici della cultura artistica napoletana, il Museo di Capodimonte e il Teatro San Carlo.
Il MANN ancora non scioglie le riserve su tutte le temporanee del 2019, pronte ad impreziosire la già grande e codificata collezione del Museo Archeologico più importante del mezzogiorno. Di certo ospiterà il famoso gruppo scultoreo delle tre grazie di Antonio Canova che arriveranno in prestito dall’Ermitage di San Pietroburgo, insieme ad altri capolavori dello scultore di Possagno. A san Pietroburgo sarà invece organizzata una grande mostra dedicata a Pompei.
Questi importanti appuntamenti segnano la vita museale della città di Napoli per il 2019, alla ricerca di equilibrio internazionale mutato dopo l’exploit della città del sole tra le mete più gettonate del mediterraneo.
[Antonio Mastrogiacomo]