“Napoli sta con Erri”, si è svolto a Napoli un evento di grande successo, alla presenza di Erri De Luca e del sindaco De Magistris. L’intento è ribadire la vicinanza della città di Napoli ad Erri De Luca, da poco assolto dall’imputazione d’istigazione avvenuta due anni fa. Tantissimi gli altri temi trattati, il tutto accompagnato da buona musica.
Si è svolto ieri l’happening #NapolistaconErri a piazza Municipio, Napoli. Contornato dalla bella visione notturna della Fontana del Nettuno, l’evento ha avuto inizio alle ore 18 per poi concludersi a mezzanotte inoltrata.
L’intento è ribadire la vicinanza della città di Napoli ad Erri De Luca, da poco assolto dall’imputazione d’istigazione avvenuta due anni fa, riguardo la sua dichiarazione di contrarietà al progetto Tav.
Numerosi i musicisti accorsi, fra i vari: Riccardo Veno, Francesco Sansalone/ Antonello Cossia, Aldolà Chivalà, Canio Loguercio, Capatosta, Gianni Lamagna, Massimo Mollo/ Zezi Gruppo Operaio Le Loup GarouMaldestro Marzouk Mejri Isole Minori Settime Balanceo Marcello ColasurdoGiovanni Block Sandro Joyeux Capone & BungtBangt Gnut GiglioSanacore Dub Train.
La manifestazione si è svolta con la partecipazione di un pubblico molto omogeneo, persone di tutte le età sono accorse per ribadire “Io sto con Erri”. Le varie band musicali hanno suonato innumerevoli canzoni in pieno spirito napoletano, fra tammorre e suoni più nuovi, di quella tradizione che sta nascendo nel campo musicale partenopeo.
Hanno presenziato lo stesso scrittore ed il sindaco De Magistris, in una dimostrazione pubblica di stima reciproca. Il tema portante era sì l’assoluzione di De Luca, ma anche Napoli stessa, l’amore e la lotta di questa città. Afferma De Magistris: «Quando una cosa non ci piace, noi la diciamo e con forza, con la creatività di cui siamo capaci. Oggi Napoli ha voluto rappresentarti ed ha gioito perché tu hai mantenuto la libertà intellettuale di chi dice quello che pensa, e noi dobbiamo difendere i narratori che non hanno paura di andare contro il potere costituito… Quindi se questo significa essere sovversivi, se difendere la costituzione significa questo, io sono sovversivo».
Nel suo intervento De Luca ha affrontato spesso il tema della sua napoletanità, della sua voglia di difenderla e del piacere nell’essere da lei difeso: «In questi due anni in cui sono stato sul banco degli imputati ho visto crescere intorno a questa imputazione un mucchio di persone che hanno detto: be’ io voglio stare sul banco degli imputati insieme a questo signore, e se questo risultato è stato ottenuto è perché quell’assoluzione porta migliaia di firme aggiunte che lo hanno determinato».
Si nota comunque che, benché durante la piccola conferenza si sia parlato molto della città e del processo, non è stato così nel mentre delle esecuzioni musicali, durante le quali si è affrontato un altro tema in aggiunta a quelli canonici dell’evento. Sulla pagina di presentazione si sono scatenate già prima della manifestazione molte polemiche sulla posizione di Erri De Luca nella questione israelo-palestinese. Molti gruppi hanno precisato infatti di “stare con Erri” nei limiti del processo, ribadendo invece la propria posizione pro Palestina. Fattore, questo, puntualmente sottolineato dai svariati riferimenti, sia nelle canzoni sia nei brevi discorsi prima delle esecuzioni.
Qualche polemica anche per la mancata presenza degli Almanegretta, che avrebbero dovuto siglare la fine della manifestazione eseguendo “Figli di Annibale”.
Sicuramente si può definire ben riuscito un evento che celebra la libertà d’espressione e nello stesso tempo la attua. Si è discusso dell’argomento principale, il NoTav. Si è affrontata anche la questione israelo-palestinese, l’amore per Napoli, la fiducia che Erri De Luca pone in De Magistris; il tutto con il tema artistico-musicale sempre ben presente e attivo, segno che il pensiero trova sua massima espressione nell’arte.
Ha concluso così Erri De Luca: «Napoli sta con Erri, ma mi è sempre venuto spontaneo pensare che è Erri che sta con Napoli!»
[di Francesca Lomasto]