La personale di Roberto Ghezzi dà inizio alla stagione di mostre che si svolgeranno presso il Museo Michelangiolesco di Arezzo
Fino al 24 gennaio, il Museo Michelangiolesco di Arezzo offre al pubblico la possibilità di visitare la mostra dell’artista Roberto Ghezzi.
“Naturometrie”, questo il titolo dell’esposizione, raccoglie una serie di tele in cui si è inteso raffigurare il mondo in modo talmente seducente da risultare quasi ostile all’umanità. Dinanzi a cotanta bellezza, l’uomo è condannato ad un senso di meravigliata inferiorità.
Sulla scia del Romanticismo, i quadri di Roberto Ghezzi raffigurano paesaggi ammantanti dalla nebbia, caratterizzati da oggetti poco distinti, così da dare allo spettatore la stessa sensazione di meraviglia e stupore che i bambini provano dinanzi al mondo, ancora tutto da scoprire. Per Ghezzi, questa sensazione è dovuta al continuo tentativo, da parte dell’uomo, di voler misurare mediante ragione quanto lo circonda.
“Naturometrie” rappresenta un evento importante anche per un altro motivo. Infatti, si tratta di un’esposizione inaugurante una serie di mostre che si svolgeranno durante tutto il corso del nuovo anno nel Museo Michelangiolesco, vera istituzione, quest’ultimo, nel mondo della cultura.
L’idea di far diventare parte di Palazzo Cusini sede adatta alle esposizioni è stata pensata per dare ai visitatori della casa natale di Michelangelo Buonarroti la possibilità di osservare opere di pittura e scultura degli artisti di oggi altamente selezionate.
Oltre alla mostra dell’artista cortonese Roberto Ghezzi, nipote del noto Gino Ghezzi, è possibile osservare i calchi michelangioleschi del Museo e le preziosissime donazioni di piccola scultura italiana da parte di Enrico Guidoni, comprendenti opere di Vincenzo Gemito e Antonio Canova. Da non dimenticare inoltre, che in giardino sono presenti altre opere di Emilio Greco e Pericle Fazzini.
[di Ambra Benvenuto]