Il 20, 21 e il 22 novembre Ferrara è diventata la capitale italiana del vintage
Ci sono particolari annate nelle quali il vino assume delle qualità eccelse che non è facile replicare. In francese questo evento viene definito vendege.
Ci sono poi particolari periodi storici diventati famosi per essere stati caratterizzati da una produzione industriale di altissimo livello e che fin ora risulta impossibile replicare. In tutto il mondo, l’eredità di questo assetto produttivo viene definito vintage.
Alla qualità del prodotto, per il vintage, si aggiunge l’importanza iconoclasta essendo testimone di tendenze, mode, culture che hanno scavato solchi indelebili nel disco della mainstream.
Ed in particolare sono gli anni settanta e ottanta che lasciano ancora parlare di sè grazie ai tanti che continuano a vivere le affascinanti scelte stilistiche di quegli anni.
Ecco perché è arrivata alla terza edizione il festival dedicato a “Officina del vintage“, tenutosi a Ferrara nell’imbarcaderi del Castello Estense.
Il 20, 21 e il 22 novembre Ferrara è diventata la capitale italiana del vintage con espositori di abbigliamento, accessori moda, complementi di arredo e design d’antan. Possibilità anche di rivivere il look dei “favolosi sixities” grazie alle parrucchiere e le truccatrici, e di immortalare il momento con set fotografici ad hoc.
Le importanti icone della scena musicale degli anni ottanta, Ivan Cattaneo e Alberto Camerini, hanno inoltre arricchito l’expo con i loro interventi.
Un’esposizione ghiotta per gli amanti del genere che di certo non deluderà al futuro quarto appuntamento.
[di Roberto De Rosa]
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