I 25 lavori di Jon Groom dimostrano che creare opere d’arte senza colore è possibile. Ecco cosa sono i “Silvers” e dove si svolge “Io sono quello”
“Io sono quello” è il titolo della mostra personale dell’artista gallese Jon Groom.
Nel corso dell’esposizione, fruibile fino al 24 luglio presso la galleria Lorenzelli Arte di Milano, è possibile ammirare l’ultimo ciclo di lavori di Groom: la serie intitolata “Silvers”.
Le opere in questione si chiamano “Silvers” (silver – argento) in quanto si tratta di dipinti argentei. I lavori sono stati realizzati appositamente per questa precisa esposizione ma, a detta di Groom, ciò non ha portato a nessuna forzatura. Anzi, l’artista ha scritto espressamente, nel catalogo dedicato alla mostra, che i venticinque lavori in mostra sono “arrivati naturalmente e senza sforzo, si sono accomodati nel mondo e materializzati desiderando di esser visti”. Inoltre, i “Silvers” possono essere considerati un’unica opera: “I venticinque lavori sono in realtà un solo lavoro. Uno e al contempo molteplici modi di vedere la stessa cosa. Differenti aspetti della stessa”.
Ciò che è certo è che questa personale rappresenta un vero e proprio punto di svolta nella poetica di Groom: fino ad ora il tratto distintivo delle sue opere era il colore, un elemento che in queste ultime opere ha lasciato spazio ad un tipo di argento in cui ci si può specchiare.
Con questo passaggio Groom intende divincolarsi dalla dipendenza dal colore per puntare allo spirito nudo che si rivela nell’argento ed esplorare un nuovo concetto di spazialità.
[di Ambra Benvenuto]