Una vita senza arte non è vita. E’ quello che ci dimostra il grande artista Lorenzo Viani ancora ricordato e celebrato per la sua grandissima influenza sul panorama artistico italiano.
Ad Ostia si celebra la decima edizione della mostra dedicata a Lorenzo Viani e organizzata grazie alla collaborazione della Scuola di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ostia.
La mostra presenta i dipinti del celebre pittore defunto ad Ostia il 2 novembre 1936. Per l’occasione inoltre ogni socio del Circolo presenta una sua opera sul tema “l’illusione della luce”. Il pubblico, oltre a poter conoscere le opere, entrerà in contatto con libri, disegni e documentazioni che hanno contribuito a formare la carriera artistica di Viani.
L’esposizione ha luogo da oggi al 7 dicembre presso le sale della Caserma di Scuola di Polizia Tributaria “IV Novembre” ad Ostia Lido (RM), oltre a celebrare l’artista più rinomato del luogo il Circolo Viani festeggia i 30 anni di attività sul territorio: dal 1984 si propone come principale tramite culturale del luogo organizzando mostre ed eventi nella strade di Ostia, Borgo di Ostia Antica e Piazza Anco Marzio.
Elena Majoli, presidente dell’organizzazione, nonostante le difficoltà economiche e organizzative riesce a mettere il massimo impegno per celebrare uno degli artisti più amati nella cittadina di Ostia. Un’iniziativa che si propone di istruire le scolaresche provenienti da tutte le province del Lazio e di poter avvicinarsi a un vero e proprio maestro di vita tale Lorenzo Viani. Sin da piccolo, l’artista vede la condizione economica della propria famiglia sprofondare dopo il licenziamento del capofamiglia, precedentemente al servizio di Dos Carlos di Borbone. Questa crisi permette all’artista di alimentare la propria passione artistica e di avvicinarsi alle classi più abbienti e di vivere compassionevolmente i problemi delle genti più povere e disagiate.
E’ così che Ostia ricorda un artista che nonostante il declino, anziché affondare in una crisi personale, si avvicina ai problemi più gravi di persone ignorate ed escluse dal mondo, senz’altro una grande lezione di vita.
[di Daniele De Falco]