Cultura e salute insieme per accompagnare le donne in gravidanza.
“Partorire con l’Arte ovvero l’Arte di Partorire” è un progetto che lega scienza, psicologia e arte.
Si tratta di sei incontri gratuiti in cui relatori di varie scienze e discipline intendono approfondire tutti gli aspetti della gravidanza. Tuttavia gli incontri non sono dedicati unicamente alle donne in dolce attesa, piuttosto a tutti quelli volenterosi di guardare la gravidanza da una nuova prospettiva.
Il percorso proposto tratta argomenti raggruppabili sotto tre maxi-tematiche: l’origine, l’autopercezione corporea e la maternità, attraverso lo sguardo evolutivo sia dell’arte che della scienza medica.
IL RUOLO DELL’ARTE NEL PROGETTO – I luoghi in cui si tengono i sei incontri sono luoghi d’arte. Dopo una fortunata edizione romana tenutasi presso il museo MAXXI, attualmente gli incontri sono fruibili alle Gallerie d’Italia, Milano, presso la sala Mattioli, solo l’ultimo incontro si terrà presso il Teatrino di Palazzo Visconti. Tutto il percorso è guidato da medici, psicologi e da storici dell’arte. Il ruolo di questi ultimi è quello di illustrare, ai visitatori, delle ‘immagini fondamentali’ sul tema in questione: dalle prime annunciazioni rinascimentali, gli studi anatomici di Leonardo, fino alle rappresentazioni contemporanee di Picasso o di Fontana. Dipinti, disegni, sculture diventano così l’occasione per riflettere sulla bellezza e la complessità della nascita.
“Partorire con l’arte” è un modo intelligente di fare arte-terapia, l’iconografia ha un potere. Lo sa bene Miriam Mirolla, psicologa dell’arte, ideatrice del progetto insieme ad Antonio Martino, dottore e collezionista, la quale dichiara: «L’immagine ha da sempre un effetto terapeutico. L’arte, in particolare quella contemporanea, si occupa proprio di questo: accompagnare le persone con serenità e fiducia verso quello che ancora non si conosce».
Tramite l’arte, capace di toccare tasti di cui spesso non siamo consapevolmente a conoscenza, si fa in modo che l’esperienza della gravidanza venga vissuta con maggiore consapevolezza durante tutte le fasi.
«Alla luce delle conoscenze attuali sappiamo che i pensieri, le aspettative, le intuizioni e le fantasie di una donna in gravidanza possono incidere significativamente sulla qualità dell’intera gestazione, del parto, dell’allattamento e sulla salute futura del nascituro», afferma Martino.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI – “Origini e iconografia della nascita. La performance del parto”, mercoledì 11 febbraio ore 17.30; “Il maternage e l’arte di essere madre. Il neonato e la nuova vita”, mercoledì 25 febbraio, ore 17.30; “La cultura fa bene alla salute. La madre e l’artista: genesi di un’opera d’arte”, mercoledì 4 marzo, ore 17.30.
[di Ambra Benvenuto]