Il cibo è un modo per comunicare, l’espressione di una cultura e di un’epoca, sebbene sia un risultato del gusto e della creatività personali, una forma d’arte a tutti gli effetti.
Arte e cibo, dunque, due emisferi di uno stesso universo, per esplorare le loro potenzialità nonché affinità non c’è modo migliore che attraverso la figura di Jacopo Carucci, conosciuto come Pontormo.
UN ARTISTA, TRA PITTURA E CUCINA – Il pittore toscano fu per così dire uno ‘sperimentalista’, difatti in reazione alla tradizione classica avviò una sistematica opera di rinnovamento degli schemi compositivi fornendo nuove ed interessanti soluzioni artistiche, eppure come ‘goloso’, a tavola, si rivela un abitudinario, legato a sapori della tradizione locale.
Aveva un diario nel quale, oltre ad annotare scrupolosamente, giorno per giorno, il suo stato di salute e i lavori degli affreschi del coro di San Lorenzo, raccontava anche della sua alimentazione che combaciava con le abitudini alimentari dei toscani dell’epoca: “[…] lunedì sera mangiai una insalata che era di borana e uno mezo limone e 2 huova in pesce d’uovo. Martedì sera mangiai uno pane di ramc-rino e uno pesce d’uovo e una insalata e de’ fichi sechi […] domenica certi crespelli mirabili […]”.
LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LA TAVOLA DEL PONTORMO” – I segreti, dalla tavolozza alla tavola, di Pontormo sono raccolti in un volume che verrà presentato domenica 9 novembre alle ore 15 nell’ambito del Pisa Book Festival, Pisa, Palazzo dei Congressi.
Il libro, titolato “La Tavola del Pontormo. Ricette di grandi chef, ingredienti senza tempo e suggestioni d’arte”, è un ricettario, promosso e patrocinato dalla fondazione Palazzo Strozzi, edito da Maschietto, dedicato alla tradizionale cucina toscana descritta con un taglio decisamente artistico.
IL LIBRO – Il nuovo volume è nato dopo la visita di 20 chef stellati di fama internazionale alla mostra dedicata alle opere di Pontormo tenutasi presso Palazzo Strozzi. La rassegna è stata una vera e propria fonte di ispirazione per gli artisti del gusto, il che oltretutto rivela come certe tradizioni siano ancora vive, e gli ingredienti di allora siano ancora oggi l’elemento principe della buona cucina e il punto di riferimento per le ricette dei grandi cuochi ‘contemporanei’.
Nel libro, gli chef coinvolti hanno potuto perfezionare veri e propri capolavori culinari, raccontandoli ed illustrandoli; Ludovica Sebregondi, storica dell’arte, autrice e curatrice di testi con tema ‘arte e cibo’, racconta Pontormo uomo e artista; Annamaria Tossani, giornalista enogastronomica, guidata dalla sana cucina del pittore, conduce il lettore attraverso l’affascinante storia culinaria della Toscana del rinascimento; James O’ Mara, fotografo canadese, grazie ai suoi scatti, illustra ritratti degli chef e dei piatti utilizzando come sfondo le opere di Pontormo.
[di Redazione]
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