La sfida di un fotografo a 10 musicisti: comporre partendo da una sua opera
A molti fan del rock anni ’90 “Ten” non sarà un nome sconosciuto. Si tratta, infatti, del primo disco della band americana Pearl Jam. Da quest’anno, aggiungendo un punto esclamativo si può parlare di un altro album, stavolta italiano: “TEN!”.
Per comprendere in toto l’argomento, ci si può recare fino all’11 giugno all’ONO Arte Contemporanea di Bologna. È in questa sede che è all’attivo l’esposizione delle 10 immagini che simboleggiano 10 musicisti.
Tutto è iniziato da un’opera del fotografo Alessandro Trapezio, il quale continua a promuovere, nella sua carriera, il rapporto tra musica e immagine mediante produzione di artwork e copertine – facendo sì che fosse l’immagine ad adattarsi alla musica. Stavolta Trapezio ha lanciato una sfida all’inverso, chiedendo ai musicisti di doversi confrontare con un’immagine, componendo partendo da quest’ultima.
Come spiega l’artista stesso: “Amo la musica. Mi è capitato più volte di lavorare con dei musicisti, spesso ho realizzato gli artwork per le cover di album o per i ‘libretti’ dei cd. Ho sempre avuto un debole per le copertine di dischi, artwork unici e indimenticabili di Mapplethorpe per Patti Smith o di Peter Hujar usata da Anthony and the Johnson; copertine come quelle dei Nirvana, in Nevermind, dove la foto è diventata un’icona a se stante. E ripensandoci, mi sono semplicemente chiesto cosa potrebbe succedere se ragionassimo secondo un processo inverso, in cui gli artisti/musicisti si trovassero a dover comporre in base a delle immagini non loro, con un immaginario alieno e che magari contrasta pure con il loro brand. Volevo sapere cosa sarebbe venuto fuori se gli amici avessero dovuto comporre ispirandosi a delle mie foto, e non viceversa. E così è nato TEN!”
Ciò che ne è uscito fuori sono le opere visibili in “TEN!”: 10 copertine per 10 musicisti, tutte diverse tra loro eppure collegate da un unico elemento – il fotografo dietro tutto questo.
Oltre alle copertine, sono presentati gli elementi grazie al quale esse hanno visto la luce – quindi, scatti originali, immagini legate al prodotto finale e artworks. Inoltre il catalogo presenta anche un cd contenente materiali audio e video e i contributi dei musicisti coinvolti, tra i quali spiccano Antonio Grulli e Federica Patti.
[di Ambra Benvenuto]