“Il primo maggio è come parola magica che corre di bocca in bocca, che rallegra gli animi di tutti i lavoratori del mondo, è parola d’ordine che si scambia fra quanti si interessano al proprio miglioramento”
Il primo maggio, festa del lavoro, porta con sé una gran quantità di eventi volti a ricordare e promuovere una tale giornata. In tutta Italia vi è un proliferare di mostre, concerti, festival e molto altro e Napoli si mobilita in pieno per dare a questa giornata la rilevanza che merita.
I maggiori musei della città saranno aperti; in particolar modo al Palazzo Zevallos Stigliano saranno visibili i due quadri di Andy Warhol: Vesuvius nero e Vesuvius rosso. Gli Scavi di Pompei, Oplontis, Stabia e l’Antiquarium di Boscoreale avranno un’apertura straordinaria fino a sera. All’Ippodromo, nel saluto al cavallo Varenne e lo spettacolo variegato che ne seguirà, sarà attivo il 68° Gran premio Lotteria. Nella Chiesa dei Santi Marcellino e Festo in Largo San Marcellino si esibirà invece la Nuova Orchestra Alessandro Scarlatti con le Vie della felicità; vi sarà poi una visita guidata e in seguito una conversazione/concerto sulle Vie della Felicità in Voltaire. In onore di Totò, inoltre, sarà tutta la rassegna culturale napoletana di maggio la quale proprio lunedì vedrà ben due visite guidate a Rione Sanità. Pietrarsa, infine, vedrà il proprio Museo Ferroviario riempirsi di bambini per tanti laboratori musicali, per costruire strumenti e suonarli poi in un’improvvisata orchestra.
Punto forte di questo lunedì sarà il concerto gratuito a Piazza Dante, ininterrotto dalle 14 a mezzanotte. Prosieguo del concerto antirazzista di Pontida del 22 aprile (con una probabile e successiva terza tappa a Lampedusa), vedrà i colori non solo di innumerevoli artisti napoletani come ad esempio Eugenio Bennato, i 99 Posse, La maschera, Jovine, I Foja e Franco Ricciardi, avrà anche la presenza di cantanti dal Mali o dalla Spagna. Il contributo oltre che musicale sarà anche letterario e parteciperanno scrittori del calibro di De Giovanni e Cilento. Afferma il sindaco De Magistris: «E’ un progetto talmente bello che lo riteniamo un progetto della città: ogni primo maggio si dovrà tenere nella capitale del Mezzogiorno un concerto che abbia come obiettivo il sud del mondo, i diritti, la solidarietà, l’antirazzismo, il lavoro e la lotta per la liberazione dei nostri popoli.»
Questa celebrazione scaturisce dalle prime rivolte operaie in Illinois per ottenere alcuni diritti fondamentali del lavoratore, come il massimo di otto ore lavorative. A culmine delle varie manifestazioni pacifiche è stata la rivolta di Haymarket a Chicago, ove da una bomba lanciata contro la polizia vi furono varie sparatorie da parte di quest’ultima contro i civili. La successiva condanna a morte di sette anarchici, manifestanti con gli operai, per implicazioni con la suddetta bomba portò ulteriori manifestazioni e lotte. I condannati vennero impiccati in quello stesso anno, il 1887, prima che si scoprisse la loro innocenza. In Europa la festività fu ratificata a Parigi nel 1889 dai delegati socialisti della Seconda Internazionale; venne poi introdotta in Italia nel 1891.
Come fu scritto poco dopo sulla rivista La Rivendicazione:
Il primo maggio è come parola magica che corre di bocca in bocca, che rallegra gli animi di tutti i lavoratori del mondo, è parola d’ordine che si scambia fra quanti si interessano al proprio miglioramento.
[di Francesca Lomasto]