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La mente artistica è immaginifica, e tende a colmare i vuoti o a creare infinite associazioni di pensiero.
Dotato di un iPhone, della sua originale fantasia, di un senso di prospettiva da far sorridere Brunelleschi, il fotografo francesce François Dourlen realizza degli scatti dallo spirito sorprendente.
Gli scenari quotidiani, come un paesaggio, una città, un campo da calcio, una macchina, una fontana, un letto, un cartello stradale, una stazione, dei binari, e quant’altro attiri la sua attenzione, diventano degli sfondi che l’artista vede come mancanti di qualcosa, quel ‘tassello’ assente è tal volta la scena di un film, talvolta di un cartone, o semplicemente un frammento di un’immagine che sembra perfettamente combinabile.
Dourlen ferma sul suo iPhone ciò che secondo le sue ‘visioni’ manca a quel determinato angolino di realtà, e con un perfetto uso della prospettiva riesce a incastrare virtuale e reale, per poi immortalare questa particolare ‘interazione’ in quelle che diventano le sue fotografie.
Il risultato è come un insolito puzzle, che genera ammirazione e al contempo stimola l’immaginazione di chi lo osserva e inevitabilmente si sofferma a riconoscere, comporre, scomporre, quella mescolanza tra immagini e tutti i loro riferimenti culturali.
[di Redazione]