Può succedere che l’assenza dell’arte sia arte? Risponde Tehching Hsieh con le sue One Year Performance
Nonostante il nome possa trarre in inganno e pur essendo nato a Taiwan, Tehching Hsieh è un artista performativo statunitense. Tra i tanti riconoscimenti ricevuti, è stato definito un maestro da Marina Abramovic.
A differenza di numerosi artisti contemporanei, Hsieh non vanta alcuna formazione specifica, anzi. Ha lasciato la scuola ai tempi del liceo e ha iniziato ad approcciare all’arte tramite la pittura. Nel 1974 è giunto a New York, dove inizialmente ha lavorato come lavapiatti e addetto alle pulizie.
Dal 1978, Hsieh ha esordito come performance artist dando il via alle “One Year Perforamance” che, come si evince dal nome, sono delle performance della durata di un anno. Durante questi anni, Hsieh ha sperimentato la resistenza del proprio corpo imponendosi di vivere in condizioni singolari.
Nel 1978 ha avuto luogo la “Cage Piece”. Hsie si costruì una cella nel suo studio e vi trascorse all’interno un intero anno, senza avere la possibilità di avere alcun tipo di svago. Due anni dopo, nel 1980, ebbe luogo la “Time Clock Piece”, durante la quale egli installò una macchina per timbrare i cartellini, come quelle presenti negli uffici, e timbrò un cartellino ogni ora, prima di lasciare lo studio.
Il 1981 fu la volta della “Outdoor Piece”: Hsieh trascorse un intero anno in ambienti esterni, fatta eccezione per una sola notte in quanto sfiorò una rissa con alcuni teppisti.
Nel 1983, Hsieh si cimentò nella “Rope Piece”, coinvolgendo un’altra performance artist, Linda Montano. I due hanno trascorso un anno legati da una corda di 2 metri e mezzo intorno alla vita. L’unico divieto era quello di toccarsi.
Nel 1985, Hsieh decise di fare dell’assenza di arte una performance, obbligandosi a non creare nulla di artistico per un anno intero e facendo di questo processo una performance.
La performance più lunga di questo artista è iniziata nel 1986 ed è durata ben 13 anni: in questo periodo, egli si è cimentato nel continuare il suo lavoro con l’obbligo di non mostrarlo pubblicamente. Tale periodo è cessato nel 2000, anno in cui Hsieh ha ripreso a mostrare in pubblico se stesso e il suo lavoro.
[di Ambra Benvenuto]