Ci sono certe donne che quando mi si rivolgono e dicono “Tu”, “Te”, e lo dicono, così, all’inizio, o nel mezzo, o alla fine, magari di una frase qualsiasi, a me sembra come se conoscessi per la prima volta al mondo Me, e mi scoprissi così presente in quel “Tu”, “Te” come mai al mondo potessi appartenere di più a qualcosa.
Sono quelle donne che quando arrivano in un posto, a quel posto danno l’atmosfera, il senso, quell’abbraccio improvviso tra lo stomaco e la gola, mentre ti chiedi con tutto un incanto tra gli occhi e il cuore “Chissà perché ai capelli neri con occhi castani, il blu elettrico dona così tanto”.
E non lo so quanti anni possono passare, non lo so quanto amore io possa saper di provare per chissà chi, se quando ti avvicini e mi dici “Tu” c’è una cosa che non cambia mai: perdo tutto ed io mi ritrovo in un unico pensiero, “Ti prego, fa che si sieda qui accanto a me!”
-Emeteros-