Bruce Nauman e la sua arte – alla fine degli anni ’60 ha dato vita ad un’opera claustrofobica
Bruce Nauman è un famoso arista statunitense. Le sue opere d’arte più famose sono in forma di performance, installazioni e fotografie.
Nato in Indiana, si è formato in diverse università, studiando matematica e fisica nel Wisconsin e, successivamente, arte in California.
Bruce Nauman è inoltre collegato ad altri ‘mostri sacri’ del Novecento: ad influenzare il suo pensiero e la sua arte sono stati in grandissima parte Wittgenstein e Beckett; i musicisti Cage, Glass, LaMonte Young; sua moglie Meredith Monk e Leo Castelli.
La grande attività intellettuale di Nauman lo ha portato ad avere presto una rivelazione: “Se sono un artista e mi trovo in uno studio, qualsiasi cosa io faccia è arte”. Ciò ha dato il via a una serie di performance e video in cui è possibile vedere Nauman svolgere semplici attività o intento nella sperimentazione della body-art.
Un altro aspetto centrale in Nauman sono le ricerche sul ruolo dell’artista, sulla comunicazione e sui simboli.
Tra le opere più celebri dell’artista spiccano il suo autoritratto intitolato “Self Portrait as a Fountain”. Con questa opera fotografica, Nauman ha inteso affrontare la questione del ruolo dell’artista rappresentando letteralmente la celebre frase “Il vero artista è una stupefacente fontana luminosa”.
Per ciò che concerne le installazioni, Bruce Nauman ha fatto sì che il suo pubblico vivesse esperienze molto singolari. Alla fine degli anni ’60, l’artista ha proposto una serie di corridoi e stanze che davano un forte senso di claustrofobia al fine di dare ai visitatori un senso di smarrimento e abbandono. Analogamente, l’installazione “Chaging Light Corridor with Rooms” (datata 1971) presentava un lungo corridoio buio con due stanze illuminate da fari a intermittenza ai suoi lati.
Dagli anni ’80 in poi, Bruce Nauman ha dato luogo a un’altra serie di opere in forma di sculture e video, in cui parti del corpo e immagini di animali sono un tutt’uno.
[di Ambra Benvenuto]