Una mostra dedicata alla canzone napoletana celebra il cantante pugliese Renzo Arbore fino al 1 maggio
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
Renzo Arbore è tornato nel piccolo schermo grazie alla riedizione di Indietro tutta – programma cult della televisione italiana andato in onda dal 14 dicembre 1987 all’11 marzo 1988 – che ha ritrovato spazio nel palinsesto televisivo Rai a partire dallo scorso mercoledì 13 dicembre.
Proprio mentre la televisione ne omaggia il valore avanguardistico, la sala dorica di Palazzo Reale di Napoli non si esime dal dare rilievo all’opera di Renzo Arbore ed ospita fino al 1 maggio 2018 la collezione privata di tantissimi oggetti che appartengono al musicista e show-man foggiano: radio ed oggetti di plastica, occhiali e borse, bigiotteria varie e qualsiasi tipo di souvenir messo insieme in tutti i viaggi in giro per il mondo, oltre al suo sgargiante vestiario fatto di gilet multicolore, cappelli e e cravatte.
La mostra si chiama Neapolitan Memories and Songs by Renzo Arbore and his tv shows and absolute inutilities, un titolo arboriano per eccellenza per una mostra di tutta eccezione, di quelle che provano a mettere la tristezza alle spalle per fare un carico di energie positive.
L’esposizione stessa viene offerta dunque come uno spettacolo allettante di colori, luci e diventa la giusta occasione per dare merito alla canzone napoletana di essere, al pari della pizza, degna dell’attenzione della tutela dell’Unesco quale patrimonio dell’umanità grazie al suo valore senza dubbio eterno, la cui azione non resta confinata nel passato ma riscrive quotidianamente il presente.
Un percorso che si snoda tra la materialità degli oggetti in esposizione e l’immaterialità dei ricordi in azione una volta a contatto con essi: è questo il portato di una mostra decisamente attuale quale Neapolitan Memories and Songs by Renzo Arbore, che ha il potere di avvicinare il tempo nello spazio di una collezione.
[Antonio Mastrogiacomo]