Il Museo Archeologico Nazionale propone la seconda edizione di Muse al Museo
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
Muse al Museo è stata una scommessa importante per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli: aprire gli importanti spazi del Mann ad una programmazione artistica più marcatamente spettacolare ha rappresentato un momento di forte interesse della direzione per un pubblico altro che non gli interessati all’archeologia e dei tesori preziosi della collezione Farnese. Una scommessa più che vinta dal direttore Paolo Giulierini e dalla squadra di Obvia che propone la seconda edizione di Muse al Museo dal 21 al 28 marzo grazie ad una programmazione che rilancia la voglia del museo di strabiliare il suo pubblico.
Questa edizione di muse al museo si pone infatti in forte trama di continuità con la precedente, presentando spettacoli musicali, presentazione di libri, performance teatrali che pongono il museo alla stessa stregua di un laboratorio di raffinate pratiche artistiche. Gli artisti invitati a dialogare con le sale del museo sono infatti voci indiscusse del panorama culturale internazionale.
Ogni giornata di Muse al Museo è ricca di iniziative che pongono il museo stesso in dialogo con la città: diverse sono le esperienze tutte napoletane in mostra – è il caso di dirlo – presso il Mann, a partire dalla Scalzabanda, orchestra di fiati davvero composita che animerà la giornata inaugurale del 21 marzo per lasciare poi spazio ai più blasonati Roberto Vecchioni prima e Richard Galliano poi.
I giorni seguenti mettono insieme i Jackal e Luciano Canfora, Luca Telese e Nino Frassica, Rick Wakeman (in collaborazione con Piano City) e cantautori del calibro di Cristiano Godano, Marina Rei, Paolo Benvegnù; addirittura Alvin Curran e Ciro Longobardi ad irriggimentare le note del contemporaneo musicale, senza dimenticare la voce recitante di Elio delle storie tese in Madamina, il catalogo è questo – l’opera buffa da Mozart a Offenbach. La chiusura di Muse al museo è affidata a Micheal Nyman e alla sua Band, introdotti da Stefano Valanzuolo. Questi sono i big di Muse al Museo, una programmazione che include sempre una performance teatrale e che si è posta davvero in dialogo con i gusti più disparati del pubblico, consapevole della necessità del museo di farsi attrattore culturale.
Muse al Museo è la singolare proposta del MANN per dare agli artisti internazionali ed italiani la possibilità di vivere il museo in modo altro che non con la loro visita, ospitandoli come se fosse casa loro e mettendola a disposizione di un pubblico che può fruire la bellezza tra le bellezze.
[Antonio Mastrogiacomo]