- ritratto a matita su cartoncino
- ritratto a penna bic su cartoncino
«Sono circa quattro anni che faccio rivivere i visi delle persone attraverso una matita ed un foglio, e faccio vivere così anche me, perché non posso farne a meno», queste le parole con cui Carmela Perone, giovane artista napoletana, racconta la sua più peculiare forma d’espressione, la sua vocazione: il disegno.
In un mondo di (im)personalità che non fanno la differenza, e dove invece chi brilla difficilmente riesce a dare concretezza al proprio talento, chi ha una passione e la difende e cura fino a farne il proprio lavoro, forse è un po’ una sorta di ‘eroe’ contemporaneo.
Fin dal suo primo album da colorare, la creativa ‘eroina’ si accorge di quanto i colori, le matite, ‘disegnino’ la sua strada come nessun’altra attività saprebbe far meglio. Dopo un periodo di smarrimento legato alla perdita di suo nonno, uno dei suoi legami di riferimento, con l’affettuoso sostegno di suo padre, suo primo fan, e la conoscenza di alcune ‘guide’ come l’organizzatore della sua prima mostra artistica e Lavinio Sheral, professore di disegno, intraprende il consapevole ed entusiasta cammino verso l’arte, prosegue gli studi fino alla qualifica di ‘maestro d’arte’, e dopo un periodo di vicinanza alla tecnica dei dipinti su tela, cui si specializza da autodidatta (perché in fondo quello che manca come percorso cattedratico si può soppiantare con il talento. Ma non vale il contrario.), inizia a dedicarsi a tempo pieno alla ritrattistica fino a farne un lavoro.
I suoi ‘Mecenate’ sono le persone, quelle che hanno voglia di conoscere altre prospettive di sé, che l’artista ‘vede’,‘traduce’ e ‘restituisce’ arricchite dalla sua personale sensibilità, una sorta di sintonia tra quell “uno” e quel “centomila” pirandelliano che uno specchio non sa fare; oppure quelle che pensano ad un regalo particolare con cui sorprendere una persona cara; od ancora quelle persone che vogliono far rivivere non solo la bellezza ma l’anima di qualcuno che non c’è più, perché l’arte della ritrattistica ha quella capacità innata di raccogliere non solo una semplice figura quanto la sua interiorità.
Una delle commissioni che Carmela ricorda con emozione è, difatti, un ritratto su tela di una ragazza scomparsa un mese prima, «Purtroppo il risultato finale non fu come volevo, così decisi di rifare la tela da zero perché avevo preso a cuore questa commissione, ancora oggi a distanza di anni il fratello nonché committente mi dice che grazie a quella tela lui rivive ogni giorno gli occhi della sorella, e non c’è per me emozione più bella… la vita finisce, ma le emozioni restano», racconta l’artista, e sono proprio gli occhi la sfida più elettrizzante di un ritratto perché «rappresentano anche da soli una persona, lo sguardo è diverso da persona a persona, è la cosa che meglio ci identifica», continua. Nel suo piccolo mondo creativo ricavato nella sua stessa casa ad Acerra, Carmela, partendo da fotografie di riferimento, realizza le commissioni più svariate, da ritratti di bambini a quelli di nonni, da coppie di innamorati a personaggi famosi, i ritratti variano di dimensione in base alle esigenze dei richiedenti, la misura più gettonata è ad ogni modo il cartoncino 35×50 cm.
Per Carmela il disegno è una continua indagine il cui spirito di infinita sperimentazione riecheggia anche nei supporti scelti per l’esecuzione: oltre la matita, particolare è l’utilizzo della penna bic, tecnica che, come ella stessa spiega, «Ha bisogno di tempi più lunghi e di una maggiore attenzione perché non si ha la possibilità di rimediare ad un errore. Con una matita bisogna utilizzare più lapis con varie morbidezze per dare l’effetto chiaro scuro voluto, con la penna sfera, invece, le sfumature sono solo frutto dell’abilità della mano dato che bisogna dosare l’uscita di inchiostro solo attraverso la pressione del polso sul foglio».
Del ‘bianco e nero’ delle sue ‘visioni’ a colpire nell’immediato è l’incredibile resa dei dettagli e il realismo delle figure e ad una seconda ‘lettura’ sembra quasi di sentire una sorta di ‘respiro vitale’ venir fuori dagli sguardi di quelle opere.
Per essere protagonista di un’eloquente opera d’arte contatta l’artista qui: Carmela Perone
[scritto per periferiamonews.com]