I dipinti di Rob Gonzalves hanno il tipico carattere delle immagini oniriche. La sua arte, basata sulle illusioni ottiche, viene definita “realismo magico”.
Se tra i vostri artisti preferiti figurano Magritte e Dalì non potrete evitare di rimanere incantati dall’arte del canadese Rob Gonsalves.
Nelle sue tele, stampe e illustrazioni a tiratura limitata è proprio il surrealismo ad essere preponderante.
Il successo di questo artista è esplosivo perché propone illustrazioni che si sviluppano su più piani: ciò che nella parte alta della tela sembra la foce di una cascata finisce per rivelarsi, in fondo, un gruppo di persone; ciò che sembra essere neve diventa un letto. Funziona anche dall’alto verso il basso: ciò che sembra essere un viale su cui dei ragazzi passeggiano tranquillamente in bicicletta rivela essere l’alto di un viale alberato.
Insomma: proprio come accade con alcuni lavori di Escher – artista caro a Gonsalves – è facile rimanere incantati, magari a tentare di indovinare, come in un gioco, tutte le prospettive utilizzate dall’artista all’interno del quadro, ‘rivelazione’ che non avviene a colpo d’occhio ma lentamente. Il ‘disvelarsi’ della visione totale dell’opera ha il tipico carattere delle immagini oniriche.
Un altro motivo che conquista lo spettatore è proprio il fatto che le situazioni illustrate sono di una normalità e quotidianità famigliari a chiunque pur appartenendo ad uno stile surrealista. Per questo motivo, la corrente artistica di cui Gonsalves è un importante esponente viene definita in modo più appropriato come “realismo magico”.
Gonsalves riesce a dare colore alla fantasia, al mondo dei sogni: è anche per questo che le sue mostre hanno una straordinaria risonanza e riescono a coinvolgere un pubblico formato da persone di tutte le età.
[di Ambra Benvenuto]
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