Una mostra fotografica ed una visita guidata alla basilica dell’annunziata grazie al progetto con gli occhi dei bambini
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
“Con gli occhi dei bambini: uno sguardo al passato, con l’obiettivo rivolto al futuro” è il progetto che coinvolge gli studenti della classe IB della scuola media Bovio-Colletta. Affronta la tematica dei diritti dei bambini, dei loro desideri e proiezioni future: l’esperienza infatti registra quei vissuti che lasciano trasparire preoccupazioni che non avrebbero mai dovuto pesare su vite così acerbe, attraverso due diversi ed integrati momenti – quello fotografico e quello narrativo.
Infatti, il progetto con gli occhi dei bambini è avvalorato da tre pannelli in mostra presso il complesso monumentale dell’Annunziata. L’installazione coniuga i pensieri scritti dai giovanissimi studenti della scuola media di via Carbonara con la traduzione fotografica degli stessi, opera della giovane fotografa Carlotta Varrella. Gli autori delle riflessioni scritte diventano, così, gli attori degli scatti ambientati nella chiesa dell’Annunziata, memoria storica di un diritto che ancora oggi è negato ad alcuni bambini: il diritto al calore della propria famiglia.
Valore aggiunto dell’iniziativa è la possibilità di essere guidati dagli studenti stessi alla scoperta dell’antico complesso della basilica della Santissima Annunziata Maggiore, famosa ai più per i rifacimenti vanvitelliani, oltre che per la ruota degli esposti e il suggestivo succorpo. Gli studenti fanno proprio il bene culturale restituendolo ai turisti di turno grazie ad una spiegazione di certo sincera e gratuita.
Ideatrice e coordinatrice del progetto con gli occhi dei bambini è la professoressa Maria D’Aniello che guida i suoi studenti alla sensibilizzazione della memoria storico-paesaggistica della città attraverso esperienze di tipo laboratoriale. L’iniziativa si svolge nell’ambito delle attività promesse in città per il maggio dei monumenti.
[Antonio Mastrogiacomo]
Il racconto fotografico si veste di un classico bianco e nero, senza tempo, con un filo di speranza interpretato da alcune macchie di un blu intenso a rappresentare la delicata e tenace immaginazione dei bambini che vedono sempre il futuro in positivo.
a cura di Carlotta Varrella