Arriva alla sua 7° edizione il SiciliAmbiente, festival internazionale dedicato a documentari, corti e film di animazione nati dalle riflessioni su ambiente, sostenibilità e diritti umani.
Iniziato martedì 14, avrà termine domenica 19 luglio a San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, la 7° edizione del SiciliAmbiente Film Festival, rassegna internazionale dedicata a documentari, corti e film di animazione nati dalle riflessioni su ambiente, sostenibilità e diritti umani.
Divenuto ormai un appuntamento molto importante per la Sicilia, il SiciliAmbiente è ricco di eventi che oltre ad offrire un’ampia gamma di produzioni audiovisive, dà spazio ad esposizioni fisse come il mercato dell’artigianato e del riso, mostre fotografiche e di design, con la possibilità di consumare aperitivi a km zero.
Ideatrice del festival è l’associazione culturale Cantiere 7, la cui presidente, Sheila Melosu, è la project manager dell’evento, la direzione artistica è invece affidata ad Antonio Bellia, regista del documentario “Peppino Impastato – Storia di un uomo libero”.
Promosso anche dal Comune di San Vito Lo Capo e dalla Demetria Produzioni, il SiciliAmbiente Film Festival avvia per la prima volta una partnership con la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio.
In genere si chiede ai partner di essere più che dei semplici sponsor, ma di organizzare attività atte a coinvolgere la cittadinanza e i turisti. Come ad esempio avviene nella collaborazione con Amnesty International, organizzazione con la quale è stata progettata la mostra fotografica “African Migrants Risk it all” di Giles Clarke, inaugurata martedì 14 e che sarà visitabile per tutta la durata del festival nella sala dove avvengono le proiezioni (Giardino di Palazzo la Porta, sede del Comune). Clarke appartiene all’agenzia Getty Images e ha trascorso un mese in Sicilia tra Malta e Lampedusa riuscendo così a conoscere e fotografare l’operato di Amnesty nella campagna “SOS Europa: prima le persone e poi le frontiere”.
Promosso sempre da Amnesty è lo show musicale di Antonio di Martino, accompagnato da Angelo Trebace, che si è tenuto la sera del 17 luglio. Di Martino ha suonato il suo ultimo disco “Un paese ci vuole”. Lo spettacolo è stato introdotto da Laura Renzi, responsabile ufficio campagne di Amnesty International Italia.
In questi giorni sono state avviate anche prove di immersione, esempi di monitoraggio e analisi delle acque del mare, rilevazioni di campi magnetici e qualità delle acque, come anche laboratori di ceramica e spettacoli di giocoleria. Tutte attività che appunto vogliono coinvolgere in prima persona il pubblico sensibilizzandolo sulle tematiche del festival e dimostrando la validità del potere comunicativo.
[di Roberto De Rosa]