Tutte le opere scelte per questa esposizione, aperta 7 giorni su 7 fino al 31 marzo 2016, sono interpretazioni di dimensioni pacifiche. Parallelamente si tiene una mostra espositiva il cui ricavato sarà devoluto a strutture che si impegnano nel recupero di cani abbandonati
Elisabetta Scantamburlo è la curatrice di “Silences”, la mostra perfetta per chi ha bisogno di una pausa.
“Silences” si snoda lungo quattro piani dell’hotel Nhow di Milano. La scelta della sede non è stata casuale. Dopo il ritmo caotico che si è respirato in città durante l’Expo, non si contano le persone alla ricerca di un luogo in cui potersi riprendere dal trambusto. L’evento ha deciso di andare in contro a tutti coloro che erano, sono e saranno in cerca di qualche istante di pace, raccoglimento. Nel silenzio, appunto.
Nata grazie alla collaborazione con la Galleria Blancheart, la Galleria San Lorenzo al Ducale, Novecento 57, Priscilla ‘Enjoy’ Wilkes, Senso srl, Winarts e la rivista Hestetika, questa interessante mostra collettiva ha come tematica un particolare tipo di spazio: uno spazio in cui è possibile calarsi in se stessi.
Tutte le opere scelte per questa esposizione, aperta 7 giorni su 7 fino al 31 marzo 2016, sono interpretazioni di dimensioni pacifiche, spazi in cui è agevole trovare calma, spazi appartenenti al passato o all’innovativo presente. Panchine, sedie, poltrone – tutte rigorosamente progettate da designer e poste le une lontane dalle altre – rappresentano una via di mezzo tra oggetti artistici e luoghi in cui i visitatori della mostra possono “chiudere la porta agli impegni della giornata e ai rumori della strada”, per ritrovarsi.
Parallelamente a “Silences”, è possibile approfittare di un’altra occasione, rappresentata dall’esposizione delle creazioni “Nina for the dogs” di Angela A. Resina. Si tratta di varie riproduzioni della cagnolina in scale ridotte, tutti pezzi unici acquistabili il cui ricavato sarà devoluto a strutture che si impegnano nel recupero di cani abbandonati.
[di Ambra Benvenuto]