Cosa c’è sotto la superficie del mare? Non sono forse proprio le cose che ‘fanno paura’ ad essere al contempo le più belle? Le risposte sono a Genova, in “Mare Monstrum”.
Normalmente siamo abituati ad osservare il mare nella sua apparente tranquillità o improvvisa agitazione: ma cosa c’è sotto le onde? Cosa avviene negli abissi?
È facile che molte persone si interroghino con simili domande ma cosa accadrebbe se fossero gli artisti a porsi tale quesito?
La risposta è “Mare Monstrum. L’immaginario del mare tra meraviglia e paura”, una mostra fruibile a Genova dal 27 giugno 2015 al 10 gennaio 2016.
All’interno del Galata Museo del mare, ci si potrà confrontare su tre grandi tematiche.
La prima riguarda “l’orrore nel mare”, ovvero tutto ciò che abita il mare e che ha qualcosa di ‘mostruoso’.
La seconda sezione è dedicata a “l’orrore del mare” e tratta il mare come luogo pericoloso e terrificante di per sé.
Una terza sezione tratta “l’orrore dal mare” e si apre alle meraviglie e agli orrori che hanno come luogo di provenienza il mare.
Nonostante il termine più utilizzato nell’evento sia “mostruoso” – nello stesso titolo “mare mostrum” che sembra riportare alla mente “Mare nostrum” la ‘spaventosa’ missione di salvataggio dei migranti in mare avvenuta nel 2013 – bisogna tenere presente che la mostruosità può avere un aspetto affascinante, che lascia incantati. D’altronde non sono proprio le cose che in un certo senso ‘fanno paura’ ad essere al contempo le più belle?
La mostra non è tratta da una sola epoca, anzi: grazie ai prestiti di diverse biblioteche e musei, è possibile esplorare le meraviglie e gli orrori del mare in rappresentazioni e documenti delle più diverse epoche e, di conseguenza, culture.
Inoltre, un altro elemento di grande interesse di “Mare Monstrum” è il fatto che le opere non provengono tutte da un tipo di cultura per così dire ‘alta’ ovvero: non sono tutte firmate da grandi nomi nè appartengono a correnti artistiche celebri. I lavori che è possibile osservare in mostra provengono anche dal mondo del cinema, dei fumetti, di tutti quegli elementi che fanno parte della vita quotidiana e che non per questo sono meno degni di essere definiti ‘artistici’.
[di Ambra Benvenuto]