Vito Acconci è riconducibile a varie figure professionali: architetto, fotografo, artista. Per quanto concerne l’arte in particolare, egli si è espresso più volte attraverso la scultura, la body art, installazioni e performance.
Nonostante il nome suggerisca una provenienza italiana, Acconti è nato nel 1940 a New York. In seguito, ha frequentato la Regis High School e il College of the Holy Cross, dove ha ricevuto un Bachelor of Arts in letteratura, e l’Università dell’Iowa, dove ha frequentato un Master of Fine Arts in letteratura e poesia.
Ha anche insegnato in diversi college, istituti e scuole di arte, a Yale e alla Parsons.
Dopo l’esordio da poeta, nel corso degli anni Sessanta Acconci si è affermato come artista performativo e della video art, usando molte fotografie, video e film utilizzando se stesso come soggetto.
Dal 1970 al ’74, ad esempio, ha portato in diversi contesti “Borad Jump ‘71”: un’ideale gara di salti tra uomini il cui premio era una donna. Lo scopo era dimostrare la convenzione di reputare le donne proprietà degli uomini.
Un’installazione celebre di Acconci è “VD Lives/TV Must Die”, portata al Kitchen di New York nel 1978. Nell’ambiente erano posti due schermi in cui erano trasmessi video e suoni di genere erotico. Nelle immediate vicinanze di questi schermi, vi erano delle fasce elastiche con delle palle di metallo in bilico, che in linea teorica avrebbero potuto schiantarsi sui televisori da un momento all’altro.
In “Instant House”, datata 1980, Acconci mise insieme il mobilio di una casa legando il tutto con una corda. Restando nel tema della casa, nel 1986 l’artista crea “Garbage Seating”, un insieme di sculture e arredi pensati per l’ambiente domestico la cui materia prima erano grossi secchi per la spazzatura e vecchi rami d’albero.
[di Ambra Benvenuto]