Dopo anni di querelle sul ruolo culturale della street art, ecco che viene riconosciuta come un’arte vera e propria. A testimoniarlo: la mostra “Urbs Picta”.
Molto spesso si è condizionati dall’osservare le opere d’arte soltanto nei luoghi predisposti alla loro esposizione: musei, palazzi storici, sedi di associazioni culturali e via discorrendo. Ciò porta a riconoscere come arte solo determinati tipi di opere e a non tenere conto di tutte quelle tipologie di arte “non convenziale” che stanno provando ad affermarsi da diversi decenni a questa parte. Di grande popolarità è, ad esempio, il caso della street art.
Con la definizione di street art ci si riferisce al fenomeno del graffitismo urbano (i “murales”): si tratta di un campo che ha sfornato artisti di fama internazionale, come i celeberrimi Bansky e Obey.
Dal momento che i termini che si riferiscono alla street art sono quasi tutti presi in prestito dalla lingua inglese e americana, si potrebbe pensare che si tratta di un modo di fare arte estraneo all’Italia: fortunatamente, basta guardarsi intorno per capire che anche il Belpaese è pieno di aspiranti e affermati street artist. Ma qual è la novità?
La buona notizia è che mentre fino a pochi anni fa la street art era considerata arte “alternativa”, apprezzabile solo dai più emancipati, adesso le istituzioni stanno iniziando ad evidenziare il valore artistico dei murales, proponendo eventi e mostre a riguardo. Gli appassionati della street art potranno infatti partecipare, fino al 17 gennaio, a “Urbs Picta”, la mostra-reportage di Mimmo Frassineti al Museo Carlo Bilotti di Roma che raccoglie opere d’arte di strada appartenenti al panorama nazionale e internazionale.
Dal momento che è fisicamente impossibile raggruppare dei graffiti per un’esposizione, la fotografia si pone come soluzione ideale per mettere a contatto il grande pubblico con opere d’arte presenti in luoghi molto lontani tra loro. Inoltre, altro aspetto fondamentale, risiede nel fatto che grazie alla fotografia le opere vengono tutelate e conservate per sempre.
“Urbs Picta” è un evento importante in quanto, oltre ad offrire un confronto con questo tipo di cultura, dimostra realmente che la street art sta lentamente acquisendo un proprio status, riconosciuto e promosso in questo caso dall’Assessorato alla Cultura e allo Sport e dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
[di Ambra Benvenuto]