Il percorso musicale del dj Valerio Lucca, da amatore a professionista
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
Valerio Lucca è un musicista attivo nella scena club da alcuni anni. Originario del casertano, i confini della sua musica esplorano le geografie del web e dei dance-floor non solo campani. Studente della classe di musica elettronica del Maestro Elio Martusciello, affina la sua ricerca attraverso le diverse competenze trasmesse dalla prestigiosa istituzione del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, palestra di riflessione critica e strumento di elaborazione acustica:
La mia passione per l’arte della club culture s nata circa 15 anni fa a partire da un rapporto con la musica decisamente frastagliato. All’inizio era un hobby: solo intorno al 2013 ho capito che doveva essere la mia strada; prima era una passione, ho capito poi poteva essere il mio lavoro. Forse dentro di me l’ho sempre saputo, ma farlo capire a mio padre è stata dura. Mi è capitato di lasciare andare, eppure mai nel vero senso nella parola: vendevo i miei strumenti per smettere e dopo massimo 3 mesi avevo già ricomprato tutto, questo più e più volte. Ricordo ancora l’acquisto dei miei primi strumenti per il djing, intorno ai 15 anni: i miei primi giradischi a cinghia della Stanton, e un piccolo mixer della Gemini due canali. Ricordo che avevo vinili oggi improponibili, esclusivamente commerciali, ma penso un po’ tutti si sono avvicinati cosi al djing.
Un percorso dunque irto di difficoltà, quasi fosse un crimine studiare musica, fare il dj per via dei troppi rischi da correre. Eppure, Valerio Lucca lavora ogni giorno per portare avanti e in avanti la sua musica:
Il dj non ha bisogno di uno studio specifico, ma solo di tanto lavoro, allenamento sia della tecnica che del gusto musicale; per diventare un professionista e, quindi, poi artista, ha bisogno di fare musica, cimentarsi nella produzione. Per realizzare musica necessita di studi, anche se non accademici. Inoltre, da alcuni anni il dj deve essere anche un produttore: per essere considerato un professionista, le due pratiche devono essere legate tra loro. Inoltre, deve ascoltare tanta musica e scoprire quali sonorità gli appartengono.
Valerio Lucca milita in una scena, quella campana, davvero importante per campionare la qualità musicale della produzione contemporanea:
La scena del clubbing campano è tra le migliori in Italia – se non la migliore; a breve uscirà anche un film documentario sul clubbing napoletano. Ci sono tanti eventi in Campania, alcuni piccoli, altri medi e pochi grandi. Questi ultimi, di un’organizzazione in particolare, la International Talent, con la quale ho collaborato per anni, sono paragonabili alle grandi produzioni del nord Europa; tra poco compiranno 20 anni di attività e faranno un mega evento per il loro ventennale, il primo di dicembre.
In questa geografia musicale, la città di Napoli assume un posto di particolare rilievo nelle parole di Valerio Lucca:
Tutti i più grandi dj internazionali nella loro carriera sono passati almeno una volta a Napoli e da Napoli sono usciti tanti fra i più grandi dj del panorama internazionale. Proprio per questo, affermarsi qui non è semplice. Eppure lavorare a Napoli ha anche i suoi lati negativi: soprattutto per gli artisti emergenti è una continua lotta con/contro i promoters, che spesso prediligono chi porta un’entrata in più rispetto alla qualità di ciò che si va a proporre.
In conclusione, Valerio Lucca calendarizza alcuni dei suoi impegni più imminenti, quasi a fare un bilancio delle cose fatte ben bilanciate da quel che resta da fare:
Nei miei progetti futuri quanto a produzione, un ep techno è in uscita per fine Gennaio con 3 tracce su una label tedesca, la Gryphon di Saarbrüken; una di queste 3 tracks è un remix di una delle mie tracce elaborata dall’owner dell’etichetta Sven Sossong, un ottimo produttore techno che con la sua giovane label che sta crescendo bene nel panorama internazionale. In cantiere ci sono poi altri due ep, uno techno – che sto cercando di chiudere su un’altra label tedesca – e un ep tech house dalla destinazione ancora ignota. Senza dimenticare i tanti progetti ancora non terminati, in fase di rifinitura insieme ai progetti elettroacustici per il conservatorio. Per quanto riguarda invece le gigs confermate, ne ho in programma una il 30 Novembre a Galleria 19 con il party Hurricane – neanche a farlo apposta vicino al conservatorio in via san sebastiano – e poi Potenza e Palermo prima della fine del 2018. Nel 2019 invece ho in programma una data in Germania per lo showcase della label di Saarbrüken, e inizierò una collaborazione promozionale con la nuova piattaforma digitale “ iClubbers “, la prima app italiana per smartphone dedicata al mondo dei club, djs e festival internazionali, che si autopromuove facendo clubbing.
[Antonio Mastrogiacomo]