Il lavoro di Fausto Nicolini raccoglie consensi ed applausi al Ridotto Mercadante
Articolo di Antonio Mastrogiacomo
Il ridotto Mercadante è una struttura la cui programmazione tiene fede alla lunga tradizione artistica che contraddistingue il teatro Mercadante, polo artistico della vita culturale cittadina che, insieme al Teatro San Ferdinando, dispone l’offerta del Teatro Stabile di Napoli. Il ventre di Napoli, andato in scena fino al 25 febbraio 2018, è parte di un progetto importante che racchiude lo spirito che caratterizza il dialogo tra il teatro e la città: si tratta infatti di un sentito omaggio a Matilde Serao e alla sua famosa opera in tre diversi spettacoli che ritmano la programmazione del Ridotto Mercadante. Dopo il successo di Matilde Serao (andato in scena dal 18 al 28 gennaio), chiuderà la rassegna dedicata alla scrittrice partenopea Il ventre di Napoli firmato da Alberto Massarese, in scena dall’8 al 18 marzo.
Chiara Baffi porta in scena Matilde Serao e regala ai testi dell’autrice partenopea quella voce in grado di destare il pubblico dal torpore delle abitudini che si consolidano negli stereotipi, vero tratto di unione tra la Napoli del passato e quella del presente. Nella messa in scena al Ridotto Mercadante della prima parte de Il ventre di Napoli la regia di Fausto Nicolini trasporta gli astanti in un luogo sospeso e tetro, dove i testi della Serao convivono con la musica dal vivo del bravissimo Federico Odling. Il disegno luci di Carmine Pierri dialoga con la scena dandole profondità e mettendo in evidenza il lavoro certosino di Vincenzo Fiorillo nel costruire delle scene essenziali, eppure intensissime. I costumi di Luciana Donadio e Angela Frongillo hanno il potere di raccontare la storia, a dispetto di tutta la tecnologia impiegata per metterla in scena. Lo spettacolo ha visto inoltre la collaborazione dell’accademia di Belle Arti di Napoli, nelle cattedre di Luigi Ferrigno per la scenografie e di Zaira de Vincentiis per il costume.
Uno spettacolo denso, dove il silenzio compare davvero poco, e molto è lasciato alla forza incisiva di testi che rendicontano di Napoli attraverso i suoi abitanti, i suoi riti, le sue scaramanzie fino al gioco del lotto mentre sullo sfondo resta la forza di una denuncia che presenta al meglio la vacuità del Risanamento, punto di raccordo del lavoro della Serao. La forza del monologo ha il potere di incantare il pubblico, che pende dalle labbra della bravissima Chiara Baffi, grazie alla quale apprende della storia di Napoli con semplicità quasi disarmante.
Il pubblico Ridotto Mercadante ha risposto in modo sentito allo spettacolo, tributando diversi minuti di applausi agli interpreti e assicurando il tutto esaurito ad ogni messa in scena dello spettacolo. La seconda parte dello spettacolo andrà in scena dall’8 al 18 marzo, per la regia di Massarese.
[Antonio Mastrogiacomo]