Al Teatro Bellini di Napoli White Rabbit Red Rabbit, uno spettacolo estemporaneo che si scrive sul palcoscenico
Il teatro è la casa del presente in assoluto, tutto si svolge nel “qui ed ora”, tranne il copione dello spettacolo che gli attori recitano. Per sei lunedì, uno al mese, dal 27 novembre al 23 aprile, anche quest’unico ostacolo all’estemporaneità viene abbattuto, accade al Teatro Bellini di Napoli con “White Rabbit Red Rabbit”: più di uno spettacolo, è un esperimento sociale in forma di spettacolo.
Sei attori, uno per ogni appuntamento, saliranno sul palco, davanti al pubblico, senza regia, senza prove, senza conoscere il testo da recitare, lo scopriranno in quel momento aprendo la busta sigillata contenente il copione che leggeranno per la prima volta in quella circostanza e dovranno interpretarlo con il solo aiuto di una sedia, un leggìo e due bicchieri.
Il primo a cimentarsi in questa sfida per la creatività artistica è Enrico Ianniello: “Ho deciso di accettare questa sfida perché è come quando un amico si butta da uno scoglio altissimo nel mare e fa un tuffo e ti dice tuffati perché è bellissimo, emozionante. Quindi che fai? Un amico fa un tuffo e ti dice che è una cosa stupenda e tu non provi a farlo? Proviamoci! Io sono spaventatissimo!”, racconta con simpatia l’attore.
Il progetto “White Rabbit, Red Rabbit” è di Nassim Soleimanpour ed ha attraversato il mondo dal 2011, anno in cui ha debuttato all’Edimburgh Fringe Festival, da allora è stato tradotto in 20 lingue e ha fatto più di mille repliche (da New York a Tokyo, da Città del Messico a San Paolo del Brasile, dalla Francia al Belgio, alla Svezia, all’Olanda), ad oggi vanta il coinvolgimento di grandi attori come Sinead Cusack, Whoopi Goldberg, Ken Loach, Lella Costa, Federica Fracassi e tantissimi altri.
Se è vero che molta arte nasce da un vuoto che vuole esprimersi e da lì colmarsi, l’idea dell’autore iraniano prende vita dalla sua storia personale: poiché impossibilitato a lasciare il suo paese per motivi politici, ha creato uno spettacolo che gira il mondo al suo posto, uno spettacolo che innanzitutto mina i “confini” stessi dello spettacolo (probabilmente ispirato dal peso fisico e psicologico della sua vicenda di vita. NdR). È un viaggio sconosciuto verso l’ignoto, magari meraviglioso, si potrebbe dire “un viaggio verso il paese delle meraviglie inseguendo un coniglio”, che si scrive attimo dopo attimo, battuta dopo battuta, e che coinvolte lo spettatore poiché tutte le certezze del teatro vengono risignificate, compresa la “passività” del pubblico, lo spettatore viene coinvolto attivamente in quanto accade in scena, in modi imprevedibili, quindi fedeli al fil rouge del progetto stesso.
Quest’esperienza teatrale, unica nel suo genere, è “vivibile” a Napoli, al Teatro Bellini, nei giorni: lunedì 27 novembre 2017 (con Enrico Ianniello); lunedì 11 dicembre 2017 (con Daniele Russo); lunedì 29 GENNAIO 2018 (con Iaia Forte); lunedì 26 febbraio 2018 (con Giovanni Esposito); lunedì 26 marzo 2018 (attore in via di definizione); lunedì 23 aprile 2018 (attore in via di definizione).
[di Flavia Tartaglia]